mercoledì 13 aprile 2011

Prescrizione e processo breve: un insulto alla Giustizia!!!

E ci siamo...  Salvo sorprese dell'ultim'ora questo pomeriggio la Camera dei Deputati, eccezionalmente e straordinariamente gremita per l'occasione, dovrebbe approvare la c.d. legge sul "processo breve", con annessa previsione dell'ulteriore accorciamento dei termini di prescrizione dei reati qualora l'imputato sia incensurato.

Come credo appaia evidente a tutti i cittadini dotati di un cervello pensante, questa è una nuova legge - resasi necessaria a seguito della parziale dichiarazione di illegittimità incostituzionale della legge sul c.d. "legittimo impedimento" a partecipare ai processi penali del Presidente del Consiglio e dei ministri - per garantire all'attuale premier di uscire indenne dai processi che si stanno avviando o celebrando di fronte al Tribunale di Milano.

Questa è l'unica motivazione che spinge l'attuale maggioranza ad approvare rapidamente (lavorando anche di notte!) questa proposta di legge che è un'insulto alla Giustizia! Infatti, con ogni probabilità, questa legge  non consentirà di rendere Giustizia a molti cittadini vittime di reati (si pensi, per i casi più eclatanti, alle vittime della strage di Viareggio, ai risparmiatori truffati nei casi Cirio e Parmalat, alle vittime dei crolli seguiti al terremoto de L'Aquila).

Personalmente ritengo che ogni qualvolta un reato venga dichiarato "estinto per prescrizione" e quindi non venga accertato se la persona imputata del medesimo sia colpevole od innocente si realizzi una SCONFITTA per la GIUSTIZIA!!!

Una vera riforma della giustizia deve tendere a realizzare un processo che, in tempi ragionevoli, arrivi SEMPRE ad accertare se la persona imputata sia colpevole od innocente: questo è l'unico modo per rendere GIUSTIZIA alle persone offese dai reati. Per fare ciò, si dovrebbe smettere con la politica dei tagli di risorse e di personale e investire per rendere veramente efficente il servizio reso ai cittadini. Qualche giorno fa, Gian Carlo Caselli suggeriva una riforma a costo zero: l'accorpamento delle sedi giudiziarie con l'eliminazione delle sedi più piccole e decentrate e lo spostamente del personale (magistrati e cancellieri) verso le sedi principali.

Per quanto mi riguarda, ABOLIREI LA PRESCRIZIONE PER TUTTI I REATI. Tutti dovrebbero affrontare il processo, con tutte le garanzie possibili e il principio di non colpevolezza fino alla sentenza definitiva di condanna, per accertare nel merito se sono colpevoli o innocenti rispetto alle imputazioni a loro rivolte. D'altra parte, stando a quanto riportato oggi da "Il Fatto Quotidiano" a pag. 3, la prescrizione NON ESISTE in Inghilterra e in USA, SI SOSPENDE durante il processo in Spagna, E' PARI AL DOPPIO DEL MASSIMO DELLA PENA prevista per il reato in Germania...

W la Giustizia!

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