sabato 27 novembre 2010

Atenei: prendiamo i soldi dagli evasori?

Nell'ambito delle discussioni sulla "riforma" dell'Università presentata dal ministro Gelmini (che confesso di non conoscere nel dettaglio ma che tante polemiche ha destato per la presenza di "tagli" di risorse e di finanziamenti) mi ha colpito l'opinione e la proposta del Prof. Alberto Burgio (Professore di Storia e Filosofia dell'Università di Bologna, come è noto la più antica Università d'Italia) riportata a pag. 22 de Il Fatto Quotidiano di giovedì scorso.

Mi piace il punto di partenza (che sembra essere dimenticato dai politici): l'Università è un'istituzione fondamentale per il pieno sviluppo della persona umana (cfr. art. 3, 2° comma della Costituzione) perciò, sempre secondo la Costituzione, "i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i più alti gradi degli studi" (cfr. art. 34 della Costituzione).

E' questo il punto che dovrebbe qualificare l'Università in un Paese che guarda al futuro: le istituzioni Universitarie, per contribuire al reale progresso economico e sociale della società, dovrebbero garantire a TUTTI I CAPACI E I MERITEVOLI , indipendentemente dalle loro condizioni personali e sociali, la possibilità di realizzare pienamente la propria personalità ed intelligenza.

Concordo anche (e non penso sia demagogico) che le risorse per rendere effettivo questo diritto (che deve essere visto come una grandissima opportunità per l'intera collettività) dovrebbero essere recuperate dalla lotta all'evasione (cioè proprio da quelle persone che, non pagando le tasse, vivono "alle spalle" della società).

L'investimento in Università e cultura è anche il solo modo per garantirci un futuro di libertà e democrazia!!

Buona giornata e buon fine settimana!! 

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