venerdì 19 novembre 2010

Scuola: un questione di rispetto della Costituzione

In questo periodo di "tagli orizzontali" alla scuola pubblica (che impoveriscono la didattica e gli investimenti, oltre alle condizioni di sicurezza e pulizia degli istituti di pubblica istruzione), sorprende leggere che un'emendamento alla legge finanziaria avrebbe eliminato il "taglio" ai fondi alle scuole private per € 245 milioni. Questo è l'articolo in cui si legge la notizia:

http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/12/news/fondi_scuole_paritarie-9034340/

Personalmente non ho alcun pregiudizio contro le scuole private né contro quelle religiose, ma mi preme ricordare quanto è scritto nell'art. 33, 3° comma della nostra Costituzione:

"Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, SENZA ONERI PER LO STATO." 

Quindi, il finanziamento pubblico alle scuole private va CONTRO LA COSTITUZIONE. E ciò è tanto più grave in un periodo in cui, con la "riforma" Gelmini, si impongono nuovi tagli di risorse e di personale alle scuole pubbliche che, sempre secondo la nostra Costituzione, sono "aperte a tutti" e in cui "i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti negli studi." (art. 34 della Costituzione).

Buona giornata e buona indignazione (e reazione) a tutti!

1 commento:

  1. Sono schifata!!!! Come avevo immaginato alle scuole private non sarebbero stati fatti tagli, e i nostri figli, invece, devono rinunciare a progetti educativi, materiali e quant'altro utile alla loro formazione.

    RispondiElimina