sabato 20 novembre 2010

Mobilità in-sostenibile

Ritorno sui temi della legge finanziaria (o, come la chiamano oggi, la "legge di stabilità", anche dal cambio di nome si comprendono i più limitati obiettivi che la stessa si prefigge) per riportare la notizia che da giorni si legge su diversi quotidiani e che viene ripresa da altre fonti "politiche".

Nel disegno di legge "di stabilità" in discussione in Parlamento, pare sia previsto un taglio del 30% delle risorse finanziarie destinate ai treni a corta percorrenza (quelli, per intenderci, dei pendolari) e al trasporto pubblico locale.

Tale ennesimo "taglio", se diverrà legge, produrrà certamente un incremento delle tariffe (alcune fonti dicono addirittura del 50%) di questi servizi pubblici locali che sono assolutamente essenziali per i cittadini e per la loro esigenza primaria di mobilità "sostenibile". Non solo, l'aumento delle tariffe potrà portare gli utenti del servizio di trasporto pubblico a scegliere l'auto privata con conseguente incremento dei livelli di traffico (che già sono congestionati, soprattutto nelle grandi città, Milano in testa) e dei livelli di inquinamento.

E' chiaro che questa decisione è SBAGLIATA e fortemente LIMITATIVA del diritto alla mobilità dei cittadini!!! L'argomento dovrebbe interessare tutti: non solo chi, come me, utilizza il servizio!!!

Diranno: ma i "tagli" ci vengono chiesti od imposti dall'Unione Europea, dobbiamo farlo per garantire la "stabilità" del nostro paese. 

Risposta: ma quale è la classe politica che ha complessivamente reso "instabile" l'Italia? Sono gli stessi che occupano il parlamento da 20 anni e più o sono altri?

Buona giornata e buona indignazione (e reazione) a tutti!!!

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